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CHIRURGIA PLASTICA - La mammoplastica d'aumento


La mammoplastica d'aumento (Plastica mammaria con protesi)

  • Che cos'è ?

Per mammoplastica d'aumento si intende l'aumento del volume del seno mediante l'uso di protesi. L'intervento consiste nell'inserimento di protesi mammarie di forma e volume variabili.

  • Chi può sottoporsi a tale intervento ?

Tutte le donne in età compresa tra i 18 e 60 anni che presentino una ghiandola mammaria di dimensioni ridotte ( per capirci una prima o seconda misura ) e che desiderino aumentare il volume del seno, che abbiano cute tonica e siano in buone condizioni di salute. Inoltre tutte quelle donne che pur avendi un seno di discrete dimensioni vogliano aumentare il volume di una o due taglie, fermo restando la necessità che la ghiandola sia ancora in una posizione fisiologica ossia non sia scesa troppo ( in questo caso si procederà ad altro tipo di intervento).

  • Le pazienti operate per tumore del seno possono ricorrere a questo intervento ?

Certamente si e con eccellenti risultati, dopo aver valutato attentamente la situazione postoperatoria, il tempo trascorso dall'asportazione della ghiandola ed il tipo istologico del tumore asportato.

  • Quali protesi vengono utilizzate ?

Esistono protesi differenti sia per il contenuto (gel di silicone, soluzione fisiologica, olio di soia ecc.), sia per le caratteristiche della superficie (liscia oppure testurizzata, ossia lievemente rugosa).

  • L'intervento può essere effettuato in anestesia locale ?

L'intervento può essere effettuato in anestesia locale con sedazione, naturalmente, per chi lo desiderasse si può ricorrere all'anestesia generale.

  • E' necessario il ricovero ?

Nel caso di anestesia locale con sedazione non necessita ricovero mentre, nel caso di anestesia generale si richiede il ricovero di una notte.

  • Dove viene praticata l'incisione per l'inserimento della protesi ?

La via di accesso può essere:

  • A) periareolare (considerando l'areola come un quadrante di un orologio, si effettua l'incisione dalle ore 15 alle ore 21

  • B) ascellare

  • C) nel solco sottomammario.

 La dimensione dell'incisione sarà di 3-4 cm qualunque sarà la sede prescelta.

  • Dove viene collocata la protesi ?

Può essere posizionata sotto la ghiandola mammaria o sotto il muscolo grande pettorale. La scelta è legata alle caretteristiche della paziente ( presenza o meno di ghiandola sufficiente a garantire una buona copertura della protesi stessa) ed alla preferenza del chirurgo.

  • Qual'è la durata dell'intervento ?

In linea di massima l'intervento ha una durata media di due ore

  • Qual'è il decorso potoperatorio ?

Alla paziente si richiede riposo assoluto per 3 giorni. Successivamente si ritorna gradualmente ad una vita normale. Si consiglia di astenersi dalla guida per 7-10 giorni e l'attività fisica (body building, aerobica ecc.) può essere ripresa dopo 45 giorni. E' consigliabile indossare un reggiseno contenitivo per un certo periodo.

  • Esistono controindicazioni all'intervento ?

Non vi sono controindicazioni specifiche. Anche le pazienti con storia famigliare di tumore alla mammella possono ricorrere a tale intervento essendo oggi le metodiche radiologiche di controllo altamente sofisticate e precise. In queste pazienti è consigliabile l'inserimento della protesi sotto il muscolo grande pettorale.

  • E' vero che le protesi possono scoppiare in aereo ?

Non è assolutamente vero, questa possibilità non esiste ma è stata creata dai media per motivi pubblicitari.

  • Qual'è la durata media delle protesi ?

Considerata l'evoluzione della ricerca e la scelta dei materiali utilizzati, si può parlare di una durata media di vita di circa 20 anni.

  • Qual'è la complicazione più importante ?

La contrattuta capsulare ( il così detto "indurimento del seno"). La protesi mammaria è un corpo estraneo e l'organismo, riconoscendola come tale, forma intorno ad essa una capsula la cui retrazione porta alla contrattura capsulare.

  • Come si può ovviare a questo inconveniente ?

Una tecnica chirurgica appropriata ed il ricorso a massaggi adeguati al seno uniti a controlli periodici, riducono quasi del tutto l'incidenza di tale complicanza.

  • Si può allattare dopo l'intervento ?

E' possibile nella quasi totalità dei casi.

  • Sono necessari esami preoperatori ?

Per essere sottoposti a questo intervento si richiedono esami del sangue, elettrocardiogramma, ecografia e mammografia. Essendo un intervento di chirurgia estetica le pazienti devono essere in condizioni di salute ottimali.

Conclusioni

Il nostro consiglio alle donne che vogliono sottoporsi a questo intervento è:

  1. Sottoporsi all'intervento in anestesia locale con sedazione (assenza assoluta di dolore e rapido recupero postoperatorio

  2. La via d' accesso ideale e la periareolare (cicatrici di eccellente qualià)

  3. Protesi al gel di silicone (sono le più sicure e garantiscono il miglior risultato estetico)

  4. La sede ideale è sottoghiandolare (sono le più sicure e garantiscono il miglior risultato estetico)

  5. I massaggi sono obbligatori dal terzo giorno dopo l'intervento. L'intensità e la frequenza degli stessi diminuisce dopo il quarto mese.

Prof. Dott.  Franco Buttafarro

 

 
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