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CHIRURGIA PLASTICA - Blefaroplastica


La Bleferoplastica

Che cos'è?

Per bleferoplastica ( plastica palpebrale) si intende un intervento chirurgico che riguarda la correzione dei difetti estetici della palpebra superiore e/o di quella inferiore dovuti all'età o ad anomalie congenite.

Quali sono i difetti della palpebra superiore?

La palpebra superiore, struttura molto mobile, subisce il processo di invecchiamento generale, l'influenza degli agenti ambientali, nonché l'influenza del continuo movimento a cui è sottoposta. La pelle perde elasticità, si rilassa e tende a scivolare verso il basso. Altre volte è il muscolo palpebrale (l'orbicolare) che perde la sua tonicità e cede trascinando con se la cute. In più la mancanza di tono del muscolo può dar luogo anche nella palpebra superiore, all'apparizione di borse dovute alla spinta del tessuto adiposo. Alle volte il difetto cutaneo è di tale portata che può interferire con il campo visivo ed allora l'intervento darà luogo ad un miglioramento estetico ed anche della funzione visiva.

Quali sono i difetti della palpebra inferiore?

La bleferoplastica inferiore tende a correggere principalmente tre tipi di inestetismi: 1) le borse dovute ad una specie di ernia del tessuto adiposo dell'orbita a causa di una certa lassità delle strutture di sostegno. Possono essere congenite od acquisite con l'età. 2) la cute in eccesso che nel tempo si accumula lateralmente alla palpebra. 3) L'eccesso di tessuto muscolare dovuto al rilassamento dell'orbicolare che trascina con sé la cute e può essere responsabile anche delle borse.

Che tipo di intervento è consigliato?

L'intervento è rivolto a correggere i difetti delle palpebre e può riguardare le sole palpebre superiori, le palpebre inferiori oppure tutte e quattro le palpebre. L'esame clinico preliminare tenderà a valutare il tipo di intervento da consigliare e ad informare chiaramente il paziente sul tipo di risultato e sulle modalità dell'intervento stesso.

Che tipo di anestesia si usa?

L'anestesia locale è indicata nella stragrande maggioranza dei casi, tuttavia l'intervento si può effettuare anche in anestesia generale specie se espressamente richiesto dal paziente. Naturalmente si predilige l'anestesia locale che permette al paziente di collaborare durante l'intervento e gli permette di ritornare a casa dopo circa 30 minuti dal termine dell'operazione.

L'intervento è doloroso?

L'intervento non è assolutamente doloroso ed il decorso postoperatorio sarà buono poiché si avvertirà solo un po' di bruciore per alcune ore ed un certo gonfiore che sarà limitato alle prime 48 ore. E' possibile che si formino delle ecchimosi (lividi) che peraltro passeranno da soli e potranno essere truccati dopo 5-6 giorni.

Quanto dura l'intervento?

La durata dell'intervento può variare molto a seconda del difetto che si deve correggere e se si deve intervenire solo sulle palpebre superiori o solo sulle inferiori o su tutte e quattro. In media una bleferoplastica superiore dura circa un'ora mentre l'intervento sulle palpebre inferiori è più lungo, circa un'ora e mezza, per cui se si operano tutte le palpebre si deve prevedere che l'intervento possa durare circa tre ore.

Rimarranno delle cicatrici?

Premesso che ogni intervento chirurgico lascia delle cicatrici, resta da stabilire se esse saranno visibili o praticamente invisibili. Nella bleferoplastica, grazie alla ottima cicatrizzazione del tessuto palpebrale ed alla possibilità di collocare le incisioni in zone poco visibili (solco palpebrale, zona sottocigliare), si può affermare che le cicatrici saranno praticamente invisibili nel giro di breve tempo.

A quale età si consiglia l'intervento?

Non è l'età che consiglia il momento dell'intervento ma è la presenza e l'importanza dei difetti estetici che indirizza il paziente verso questo tipo di chirurgia. Poiché la bleferoplastica, come si usa dire, è poco invasiva (poco fastidiosa) potranno accedere all'intervento pazienti di età molto diverse a patto che vengano poste dallo specialista le giuste indicazioni e l'intervento venga effettuato in modo corretto.

Prof. Dott.  Franco Buttafarro

 

 
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